Uno dei trekking più belli del nostro viaggio in Indonesia. Vi racconteremo come raggiungere il vulcano Ijen, in cosa consiste l’escursione, cosa vedrete e altre informazioni utili
per organizzare al meglio quest’avventura.
Il Vulcano Ijen
Il vulcano Ijen è una delle principali attrazioni naturalistiche dell’isola di Java, in Indonesia. Famoso per ben due fenomeni: le suggestive fiamme blu, dovuto alla combustione del gas solforico e la presenza di un lago acido di colore azzurro. Per questi due motivi questa escursione è imperdibile!
Situato nella parte orientale dell’isola, il vulcano Ijen è raggiungibile in autonomia o mediante tour, sia da Java che da Bali. Questi ultimi organizzano escursioni di una o più notti tra i vulcani Bromo e l’Ijen. Ma a parer nostro, se vorrete ottimizzare i costi, è assolutamente fattibile un’organizzazione autonoma.
Il trekking sul vulcano Ijen
Il cratere del vulcano si raggiunge con un trekking notturno della durata complessiva di circa 7 ore, durante le quali si alternano lunghe camminate, momenti di pausa per ammirare il paesaggio e qualche momento di ristoro e pausa.
Si tratta di un trekking impegnativo seppur fattibile. La prima fase è quella più impegnativa in quanto il percorso ha inizialmente parecchia pendenza, ma nonostante non fossimo escursionisti super allenati, siamo comunque riusciti a completare la scalata con le stesse tempistiche degli altri (molti dei quali erano evidentemente allenati).
Come si è svolta l’escursione
L’escursioni è iniziata intorno alle 00:45 di notte, quando l’agenzia alla quale ci siamo affidati è passata a prenderci presso il nostro hotel a Licin. In circa 40/45 min di jeep arriviamo ad un grande parcheggio che segna l’inizio del Parco e del trekking.
Acquistiamo velocemente snack e acqua per l’escursione, beviamo un po’ di caffè caldo prima di partire e ci procuriamo una giacca calda a noleggio perchè Alex ne era sprovvisto. La nostra guida ci fornisce una torcia e una maschera antigas, che sarà indispensabile una volta arrivati nei pressi del cratere. Terminati i preparativi iniziamo il trekking intorno alle 1:50. Manteniamo un passo costante ma non troppo veloce per non affaticarci inutilmente. Il percorso, come già detto, ha una certa pendenza ed è stato fondamentale non bruciare energie troppo velocemente. Il terreno è ben battuto e il percorso bello largo, per cui non si corre alcun rischio in questa ascesa al vulcano.
Dopo circa 1 ora e mezzo di cammino, con una breve sosta intermedia, arriviamo sulla cresta del vulcano. Da qui inizia la discesa al cratere.
Vi aspetta un sentiero fatto di rocce. Sarà come camminare tra gli scogli, senza nessuna protezione laterale e su un un terreno a volte scivoloso. Per questa ragioni è importantissimo indossare scarpe tra trekking che abbiano un ottimo grip 👉 Alcuni viaggiatori che abbiamo incrociato indossavano delle semplici ciabatte o scarpe da tennis dalla suola liscia, assolutamente non adatte alla tipologia di terreno che dovrete affrontare.
Arrivati a circa metà della discesa, sarà necessario indossare la maschera antigas: i fumi dello zolfo si fanno sempre più densi e l’aria inizia ad essere pesante, si fatica a respirare e gli occhi, man mano che si avanza, inizieranno a bruciare un po’. E’ fondamentale non farsi prendere dal panico, respirate lentamente e procedete senza timore, non ce n’è ragione.
Arrivati al cratere potrete avvicinarvi alle fiamme blu. Le guide consigliano di non restare in prossimità delle fiamme per più di 30 min. Noi vi consigliamo di non esporre troppo alle fiamme la vostra attrezzatura elettronica (fotocamere, cellulari ecc) perchè i fumi sono corrosivi.
La nostra giornata era piuttosto ventosa. Il vento soffiando nella nostra direzione, portava con sé il denso fumo creato dallo zolfo, il che rendeva l’aria irrespirabile. Era impossibile stazionare vicino alle fiamme, la gola bruciava nonostante la maschera e gli occhi lacrimavano di continuo. Abbiamo tentato tantissime volte l’avvicinamento facendo numerosi buchi nell’acqua (come ci avvicinavamo il vento riprendeva a soffiare nella nostra stessa direzione obbligandoci ad allontanarci).
Proprio quando stavamo per gettare la spugna e tornare sulla cresta il vento si è placato, mostrandoci uno spettacolo senza precedenti.
Realizzati foto e video, il sole ha iniziato a fare capolino. Sono circa le 5:00 del mattino quando riprendiamo la salita verso la cresta del cratere. Arrivati in cima in circa 30 min, ci dirigiamo verso alcuni punti panoramici dove riusciamo a scattare incredibili paesaggi sopra il lago celeste del vulcano, facciamo qualche ripresa col nostro drone e finalmente mangiamo qualcosa per riprenderci dalla fatica.
Alle 8:45 siamo di nuovo al parcheggio dove ci concediamo una tazza di caffè caldo prima di ripartire e rientrare in hotel.
I minatori che raccolgono lo Zolfo
Sul vulcano non sarete gli unici presenti insieme a tantissimi altri viaggiatori. I veri padroni di casa sono i minatori, che raggiungono il cratere per raccogliere lo zolfo, caricarlo in due grandi ceste per un peso complessivo di circa 80/90 kg sulle spalle e risalire il vulcano, il tutto senza maschere antigas.
Personaggi incredibili che abbiamo avuto modo di conoscere, scambiando racconti sulla loro vita, le loro storie personali e sul loro lavoro, così rischioso e faticoso. Salendo e scendendo lungo il pendio del vulcano, sentirete spesso gridare “minator”. Dovrete assolutamente lasciare libero il passaggio a questi instancabili lavoratori perchè il carico che portano con sé è assurdo, ma soprattutto sono lì per lavorare.
Lui nella foto è Arifin, chiamato “l’uomo che dorme in un vulcano“, uno dei minatori di Ijen. Su di lui hanno girato un bellissimo documentario che vi consigliamo di vedere.
Qual’ è la zona migliore in cui Alloggiare
Per visitare Ijen, noi ci siamo trovati benissimo ad alloggiare a Licin, un piccolo villaggio a metà strada tra Banyuwangi e l’ingresso al vulcano Ijen. Licin dista infatti circa 20-30 min al massimo dalla stazione del treno di Banyuwangi Kota. Si tratta di una cittadina immersa tra il verde delle risaie dove rilassarsi e godere delle pace che si respira tra le colline e le fattorie che producono riso.
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Semoga perjalanan anda menyenangkan (leggi come “buon viaggio”) da TravelTips