Cobra Show in Thailandia, uno spettacolo in cui sono i rettili a farla da padroni. Sia che vi stiano simpatici o che la sola idea di vedere un serpente vi faccia venire i brividi il mio consiglio è quello di evitare questi spettacoli, ma perché?!
Le ragioni sono principalmente due, la prima è di tipo etico perché a prescindere che siate o meno amanti dei rettili, questi animali vengono sfruttati per trarne ricchezza, vivono stipati in teche dalle dubbie dimensioni, stressati più volte al giorno per garantire ai visitatori uno spettacolo di dubbia gradevolezza; il secondo è legato alla sicurezza dei visitatori, perché se, come è successo a noi, il pitone sfugge al controllo del suo domatore e scappa, come si suol dire ‘ bella non é!’. Di fatto queste strutture sono spesso prive di qualsiasi cautela che tuteli la sicurezza di chi assiste; il centro che abbiamo visitato noi separava gli spettatori dai cobra con un muretto di circa 40 cm, che un rettile in fuga non avrà alcun problema a superare.
A fine spettacolo, gli addetti di questa sorta di ‘circo’ girano tra gli spettatori con i serpenti per fare foto o addirittura baciarli…pratiche che non condivido (per la natura dell’animale che non è minimamente rispettata) e che peraltro risultano alquanto pericolose: non mancano video nel web nei quali i serpenti sfuggono al controllo degli addetti attaccando così il malcapitato (che poi a parer mio, se decidi di farti la foto mentre baci un cobra un po’ te la vai a cercare eh).
Insomma…sono dell’idea che occorra approcciarsi a queste creature rispettandole, evitando di alimentare un circuito molto poco sano.
In Thailandia è molto facile imbattersi in attività nelle quali gli animali vengono costretti in cattività e sfruttati per trarne profitto (elefanti maltrattati nei vari camp, tigri sedate per fare foto, serpenti che combattono contro esseri umani, coccodrilli a cui viene chiusa la bocca per poterli avvicinare ai turisti); io sono per un turismo responsabile e per questo spero che in tantissimi evitino questo genere di spettacoli. Molto spesso queste gite fanno parte di tour la cui destinazione principale è tutt’altra, noi ad esempio stavamo partecipando ad un tour al mercato galleggiante di Damnoen Saduak, e sulla via del rientro ci hanno fatto fare una sosta in uno di questi centri; può succedere, basta non prender parte agli spettacoli a pagamento (150B). Vale sì la pena vedere queste affascinanti creature, ma che sia nel loro habitat naturale, lontano dall’aggressività dell’uomo.
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